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IL FORECAST DELLA FELICITA’ – COME PREVEDERLA CON LE TECNICHE DI REVENUE MANAGEMENT

📌 Il Forecast permette alle strutture alberghiere di effettuare una previsione del fatturato sul breve-medio termine. Vengono utilizzati strumenti che supportano questa analisi. Il risultato permette valutazioni relative alla strategia da implementare per ottimizzare la vendita.

📌 Gli strumenti in questione possono essere utilizzati anche per effettuare un forecast della felicità, una previsione del tuo stato emotivo presente e futuro sul quale agire grazie a questa “cassetta degli attrezzi” che impari ad usare su base giornaliera per ottimizzare la tua felicità e il tuo benessere.

Ora li condivido con te perché possono esserti utili nella tua quotidianità e in quanto ho a cuore il tuo benessere e quello della tua struttura alberghiera:

forecast della felicità

➡️ LO STORICO

Nel forecast alberghiero serve a valutare il risultato a consuntivo del periodo preso in considerazione e ad analizzarne i dati di occupazione, ricavo medio, revpar e segmentazione. Si valuta in questo modo un andamento ciclico o una stagionalità per fare una previsione su una data futura.

Nel forecast della felicità anche tu hai a disposizione l’analisi del tuo passato emozionale attraverso la quale puoi imparare come hai gestito una determinata situazione, puoi utilizzare strumenti che sono stati utili per te e puoi impararne di nuovi!

Ti propongo questo spunto:

  • Ripensa ad una o più situazioni del tuo passato che ti hanno creato ansia, preoccupazione o stress
  • Ricorda cosa è accaduto
  • Valuta le differenze tra la tua aspettativa e a quello che è successo nella realtà
  • Rifletti e scrivi su un quaderno o un foglio: la situazione e l’azione che hai messo in campo per superarla.

Questo esercizio serve a ricercare dentro di noi gli strumenti che abbiamo a disposizione e che abbiamo utilizzato già in passato, a volte dimenticandocene. Come per lo storico alberghiero il nostro passato ci può insegnare come comportarci e ad attingere alle nostre migliori risorse per ottimizzare la nostra performance.

➡️ GLI EVENTI

Come per lo storico, gli eventi sono un dato passato da tenere in considerazione in quanto presentano una curva di domanda anomala rispetto alla norma.

Anche per le emozioni si vivono periodi più significativi rispetto ad altri: alcuni eventi stimolano una produzione di emozioni negative (se ci mettono sotto stress) oppure positive (se siamo felici e sereni).

È quindi importante prendere consapevolezza di queste situazioni ripensando al nostro passato e prepararci in anticipo (quando possibile) per viverle al meglio.

Vedi, ad esempio, la paura del parlare in pubblico. In questo caso si può ricorrere ad una visualizzazione attraverso la quale ci immaginiamo in aula, di fronte alle persone che sono venute ad ascoltarci. Nella visualizzazione ti senti sicuro, il tono di voce è chiaro e fermo, il discorso è scorrevole, le persone ti seguono bene e partecipano attivamente permettendoci di evidenziare le tue conoscenze. Grazie alla visualizzazione la mente vive già in anticipo una determinata situazione e si sente più tranquilla nel momento in cui la affronta per una seconda volta; devi sapere che la mente non distingue tra il vissuto e la realtà che stai visualizzando.

➡️ IL PICK UP

Per sviluppare un forecast accurato, oltre allo storico, è necessario prendere in considerazione la domanda attuale e la sua crescita. Questo ti permette di effettuare un paragone con il dato consuntivo e sviluppare una previsione che tenga conto della nuova tendenza.

Rispetto al tuo passato, il vivere la tua felicità può subire delle variazioni in base a quelli che sono gli avvenimenti esterni. La base di partenza è il dato storico; l’aggiornamento costante dei nuovi input è, tuttavia, molto importante per evitare di trovarsi sopraffatti dalle emozioni.

In questo caso è utile andare ad utilizzare le proprie risorse interiori. Uno strumento che viene in nostro supporto è un questionario sviluppato dalla Psicologia Positiva che ci permette di conoscere le nostre potenzialità a cui possiamo attingere nei momenti di necessità.

➡️ LE CANCELLAZIONI

Come per la crescita di domanda è importante tenere in considerazione anche eventuali cancellazioni delle prenotazioni che andranno a rilasciare camere potenzialmente vendibili a tariffe migliori.

Nel forecast della felicità dobbiamo quindi prevedere anche la presenza di emozioni negative; quando si presentano le dobbiamo accettare, accogliere e utilizzare per dare spazio a quelle positive che ci permettono una migliore ottimizzazione del nostro potenziale.

Condivido con te un’idea su come farlo:

  • Quando senti nascere dentro di te un’emozione negativa (rabbia, ansia, paura, invidia) fai tre respiri profondi
  • Prendi consapevolezza dell’emozione e accettala, fa parte della natura umana
  • Chiudi gli occhi e immagina questa emozione nella tua mente
  • E ora visualizza un immenso segnale di STOP! Se serve ripeti anche ad alta voce STOP! Ti serve per fermare questa emozione prima che prenda il sopravvento
  • Focalizzati su un’emozione positiva – fai tre respiri e riapri gli occhi

📌 Tanti spunti interessanti per sviluppare il tuo forecast della felicità grazie a strumenti che in qualità di Revenue Managers conosci bene!

Cosa ne dici? La prossima settimana quando prepari il forecast del fatturato dei prossimi tre mesi sviluppi anche quello della felicità? Fammi sapere come va!

✉️ Per una chiacchierata su come sviluppare il forecast della felicità per te stesso e per i tuoi collaboratori, per una valutazione gratuita del clima aziendale e degli strumenti da mettere in campo puoi contattami via messenger, sito o via mail: info@monicamontini.it

Un messaggio importante per riflettere. Leggilo con cura.

Grazie al Livestream di #FunnelTV settimana scorsa ho ricevuto molti messaggi di complimenti e di interesse nei confronti della tematica del progetto #RevpaH – Revenue per Available Happiness – dedicato al benessere e alla felicità delle persone sul posto di lavoro. Voglio quindi innanzitutto ringraziare chi ci ha seguito e che ha voluto approfondire la tematica con noi.

Tra questi messaggi ne ho ricevuto uno che mi ha particolarmente colpito e che voglio condividere con te.

E’ di una donna forte e coraggiosa che ha voluto raccontarmi la sua “pessima ed irrispettosa” esperienza professionale in una struttura alberghiera, che ha dimostrato una vocazione oltre l’eccezionale nonostante le condizioni a cui doveva sottostare e che ha avuto la forza ed il coraggio di riconoscere i propri valori e bisogni e di dire “basta” per amore di se stessa e della sua famiglia. Per rispetto della privacy e per la sua tutela non cito nome e cognome.

come infrangere i sogni di una persona al lavoroEcco il messaggio che ti prego di leggere bene ed attentamente:

Cara Monica,

Ho seguito ieri il livestream nel quale è stato presentato il Suo progetto RevpaH e Le scrivo per farle i miei più sinceri complimenti. Sapere che finalmente c’è qualcuno che si interessa al benessere dei dipendenti e fa sì che le aziende stesse se ne preoccupino trovo che sia una cosa bellissima. ☺️

Potrei stare qui a scriverLe per ore quanto abbia potuto toccare con mano tutto ciò che Lei ha spiegato nel live, avendo lavorato per 13 anni in un’azienda che non aveva una vision, tantomeno una mission e che trattava i dipendenti come pedine su un tavolo da dama. Un’azienda alberghiera a Roma che aveva così tanto potenziale, così tante proprietà che adesso si ritrova in ginocchio per la gestione scellerata delle proprie risorse! Lei potrebbe chiedermi perché allora ho “resistito” così tanti anni e io potrei risponderLe semplicemente che non avendo un’adeguata formazione nel settore del Turismo (o per lo meno era quello che credevo, ma negli anni devo dire che la mia autostima è aumentata!), non avendo la possibilità di confrontarmi con altre realtà attraverso fiere, meeting (perché assolutamente vietato dai titolari) pensavo che le cose andassero fatte così, che la maniera in cui mi era stato imposto di lavorare fosse esattamente così anche in altre aziende.

Quando finalmente ho alzato la testa, ho cominciato a guardarmi intorno, allora ho capito che dovevo ripartire da me stessa e che, in fondo in fondo, il mio lavoro lo sapevo fare bene. Ho cominciato ad interessarmi alla formazione personale e a cercare lavoro altrove. Sono sempre stata una persona espansiva, solare, sempre sorridente. In azienda mi sentivo in gabbia, avevano spento il mio sorriso.

Quando sono diventata madre del mio primo bimbo, al ritorno al lavoro non trovai neanche più le mie cose, il mio PC, la mia scrivania. Al rientro dalla seconda maternità mi fu chiesto di dare le dimissioni perché “adesso hai due figli, è arrivato il momento che te li godi a casa”. Ecco, Lei è una donna. Non dovrò sicuramente io raccontarLe quanto sia difficile per noi affrontare queste discriminazioni a lavoro, ritrovarci ad ogni colloquio a ricevere domande che mai a nessun uomo verrebbero fatte (sul capitolo “colloquio” le potrei scrivere un libro).

Ci vorrà ancora molto prima che le cose cambino, ma se ci sono donne come Lei da cui prendere ispirazione allora credo che si possa pensare al futuro in maniera più ottimista! Mi scuso se mi sono dilungata, ma il suo live di ieri mi ha dato tanta carica e credo che porterò con me per molto tempo le sensazioni positive che mi ha trasmesso.

Chissà che non mi siano d’aiuto nel mio prossimo futuro professionale 🤞🏻 Le auguro una buona vita e Le invio il mio sorriso migliore 😊 Grazie!

Cosa hai provato leggendo questo righe?

Quando ho ricevuto il messaggio io l’ho letto più volte. Non riuscivo a crederci e mi è venuta la pelle d’oca pensando all’esperienza che ha vissuto. Mi è rimasta impressa la frase “hanno spento il mio sorriso” e penso a quanto questo strumento sia importante per il proprio benessere, per le persone che ci sono accanto e per gli Ospiti di un albergo: immagina di essere accolto alla reception da una persona che non ti sorride MAI!  Che brutto!

Possibile che succedano ancora queste situazioni?

Ebbene sì, ancora tante aziende, non solo nel settore alberghiero, pensano che un comportamento di questo tipo sia la via per ottenere il massimo dalle persone e non si rendono conto che è l’esatto contrario: in questo modo un collaboratore si demotiva, non si impegna e presta poca attenzione al lavoro svolto e questo crea un danno economico. Si stima che nel mondo ogni anno si perdono 500 miliardi a causa della demotivazione delle persone.

Il danno economico a cui pochi pensano.

Questa donna è un esempio che la mancanza di definizione di uno scopo aziendale che guida la motivazione e l’impegno di una persona, l’apprezzamento del lavoro svolto e il rispetto delle persone in quanto essere umani sono alla base fondamentale dello sviluppo di un’azienda solida sia in modo ecosistemico che economico. L’emergenza Covid ha impattato tante aziende del settore del turismo, stiamo ancora cercando di capire come uscirne e quali azioni efficaci mettere in campo. Sono tuttavia convinta che se questa realtà alberghiera fosse stata più consapevole del benessere delle proprie persone l’attuale situazione sarebbe stata affrontata insieme ai propri collaboratori con il coraggio e la forza che contraddistingue chi sposa e sostiene lo scopo aziendale in quanto lo fa suo.

La tua opinione e la tua esperienza contano.

Cosa ne pensi? Hai vissuto situazioni anche tu di questo tipo? Sei a favore di un clima aziendale attento ai bisogni e al valore delle persone? Quali sono i benefici secondo te di sviluppare benessere e felicità per i propri collaboratori?

✉️ Per farci una chiacchierata insieme, valutare il clima della tua azienda in maniera gratuita e sviluppare un progetto insieme dedicato al rispetto e alla felicità ecosistemica ed economica della tua struttura alberghiera puoi contattami via messenger, sito o via mail: info@monicamontini.it

IL FATTORE H E L’OMINO VOLTAREN

Qualche giorno fa ho presentato sui social la nuova brochure del progetto dedicato alla felicità delle persone e delle strutture alberghiere “RevpaH – Revenue per Available Happiness”.

Mi è stato fatto notare che l’omino del logo assomiglia a quello del Voltaren! Ahahahahahah! 😁🤣🤦‍♀️

🧐 Effettivamente un po’ è così! E questo mi ha fatto riflettere.

➡️ A cosa serve il Voltaren?

Per gli acciacchi muscolari! Si tratta di un farmaco antiinfiammatorio usato per ridurre il dolore e l’infiammazione. Il principio attivo contenuto in questo medicinale è il diclofenac sodico, che appartiene alla classe dei farmaci antiinfiammatori non steroidei. Utilizziamo questo farmaco per sentirci meglio quando abbiamo preso una botta, uno strappo muscolare, abbiamo dolori alle articolazioni e soffriamo di artrite.

‼️ E pensando a questo ho capito la correlazione tra l’omino del logo “Revhappiness” e quello del logo “Voltaren”!

📌 A cosa serve RevpaH?

Come per il Voltaren, il progetto “RevpaH – Revenue per Available Happiness” serve a curare gli acciacchi della tua azienda! Si tratta di un metodo usato per ridurre l’assenteismo e il turnover. Una buone dose del principio attivo H(appiness) ti aiuta ad aumentare la motivazione, ad incrementare l’impegno e a sposare lo scopo aziendale. Sul posto di lavoro, come nella vita, capita di prendere qualche botta, di vivere uno “strappo” tra colleghi, di provare insoddisfazione, rabbia, ingiustizia. E anche in questo caso è importante avere un “farmaco” a disposizione per migliorare la situazione, sviluppare un clima di lavoro positivo che è attento alle condizioni psicofisiche delle persone!

✉️ Per un campione gratuito del principio attivo H(appiness) puoi contattami via messenger, sito o via mail: info@monicamontini.it

CAPO PERCHÉ MI URLI CONTRO? 😱

Una volta avevo un responsabile di reparto che urlava, urlava, urlava sempre! Per qualunque cosa, il più delle volte senza motivo… arrivava in ufficio ed iniziava a sbraitare con chiunque capitasse a tiro…
La mia reazione, a queste sue urla, era di chiusura emotiva e mentale; avevo paura, mi sentivo triste e demotivata. Cresceva dentro di me questo senso di colpevolezza (senza ragione) e di frustrazione.
 
Quando un giorno, finalmente, ho ottenuto un ruolo da Manager anch’io urlavo! Non quanto il mio precedente responsabile ma in certi momenti in cui non venivo ascoltata, mi sentivo presa per i fondelli dal mio team, incappavo in errori che ritenevo banali… urlavo!!!
 
Ad un certo punto mi sono resa conto che urlare mi faceva male. Non scaricavo affatto la mia rabbia, anzi! La fomentavo ancora di più e mi rosicava dentro creandomi problemi di gastrite, insonnia e stress.
 
Nel tempo ho trovato la modalità e la soluzione per la gestione di questa situazione: imparare a gestire le mie emozioni negative, come la rabbia, attraverso strumenti quali la risata, la meditazione, il respiro consapevole.
E’ stato importante anche prendere consapevolezza dell’interpretazione personale che attribuivo agli eventi; ho imparato che ogni persona percepisce la realtà in maniera differente, le prese per fondelli che vivevo da parte di alcuni membri del mio team erano solo la mia personale visione del loro atteggiamento. Approfondendo il discorso con loro ho capito che non si trattava assolutamente di questo, anzi! Mi ero quindi creata completamente da sola dei film mentali su cose che in realtà non stavano accadendo!
 
Vi lascio come riflessione questo racconto di Gandhi sul perché le persone urlano. Restiamo in sintonia con gli altri, approfondiamo i loro punti di vista, non giudichiamo.
 
“Un giorno, Gandhi pose la seguente domanda ai suoi discepoli: “Perché le persone gridano quando sono arrabbiate?” “Gridano perché perdono la calma” rispose uno di loro. “Ma perché gridare se la persona sta al suo lato?” disse nuovamente il pensatore. “Bene, gridiamo perché desideriamo che l’altra persona ci ascolti” replicò un altro discepolo. E il maestro tornò a domandare: “allora non è possibile parlargli a voce bassa?” Varie altre risposte furono date ma nessuna convinse il pensatore.
 
Allora egli esclamò: “Voi sapete perché si grida contro un’altra persona quando si è arrabbiati? Il fatto è che quando due persone sono arrabbiate i loro cuori si allontanano molto. Per coprire questa distanza bisogna gridare per potersi ascoltare. Quanto più arrabbiati sono tanto più forte dovranno gridare per sentirsi l’uno con l’altro. D’altra parte, che succede quando due persone sono innamorate? Loro non gridano, parlano soavemente. E perché? Perché i loro cuori sono molto vicini. La distanza tra loro è piccola. A volte sono talmente vicini i loro cuori che neanche parlano solamente sussurrano. E quando l’amore è più intenso non è necessario nemmeno sussurrare, basta guardarsi. I loro cuori si intendono. E’ questo che accade quando due persone che si amano si avvicinano.” Infine Gandhi concluse dicendo:
 
“Quando voi discuterete non lasciate che i vostri cuori si allontanino, non dite parole che li possano distanziare di più, perché arriverà un giorno in cui la distanza sarà tanta che non incontreranno mai più la strada per tornare”.
(Gandhi)
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UNCONSTRAINED DEMAND – UNO STRUMENTO DEL REVENUE MANAGEMENT UTILE PER LA GESTIONE DELLE EMOZIONI!

Buongiorno Revenue Manager! Ti sei mai domandato se esiste uno strumento per gestire le tue emozioni e quelle del tuo staff esattamente come fai con l’ottimizzazione dei risultati economici dell’albergo? Essere in grado di applicare in maniera analitica un modello che ti permetta di provare sicurezza nei momenti di tensione, calma nei momenti di pressione, serenità alla fine di una lunga giornata di lavoro.

😁 Eccolo! Lo conosci già!

Unconstrained demand. Uno strumento del Revenue Management utile anche per la gestione delle emozioni!

Che cos’è l’Unconstrained demand.

Permettimi di raccontarlo in parole ed esempi semplici in modo da poter trasmettere questo importante messaggio anche a chi non si occupa nello specifico di Revenue Management.

La gestione delle emozioni è un argomento che interessa tutti, sei d’accordo?

Immaginati proprietario di un meraviglioso albergo.

💬 Pensa se questo tuo albergo avesse un potenziale illimitato. Un numero di camere infinito da poter vendere in base alla domanda. Non dovresti mai dire di no! E che fatturato!!! 💰💰💰

 

E’ il momento di fare delle analisi!
💰 Nel Revenue Management questa ipotesi si chiama Unconstrained Demand e si sviluppa in fase di forecast. È una previsione basata sulla domanda potenziale che non tiene conto dell’inventario dell’albergo. Si presenta in forma grafica in questo modo:
📊 Al momento dell’elaborazione del Forecast il compito del Revenue Manager è quello di valutare questa domanda esponenziale da quali segmenti tariffari è composta e selezionare i più produttivi ottimizzando in questo modo il fatturato dell’albergo. A differenza dell’hotel “immaginato” nella realtà le strutture hanno un inventario fisso vincolante. In questo esempio grafico la domanda supera l’inventario delle camere disponibili il martedì e il mercoledì; in queste giornate sarà quindi necessario effettuare una scelta e selezionare il tipo di domanda che siamo disposti ad accettare, considerando l’impatto anche sugli altri giorni della settimana.

📍 Questo tipo di analisi permette di anticipare la domanda potenziale e scegliere quella più vantaggiosa per la struttura alberghiera.

E come posso usare l’Unconstrained Demand in modo diverso?

💬 Caro Revenue Manager, immagina di poter usare lo stesso tipo di strumento all’interno della tua quotidianità per scegliere che tipo di emozioni vuoi vivere.

🧡 In questo caso si tratterebbe di UNCONSTRAINED EMOTIONS. Ipotizziamo questo grafico:

➡️ La linea che corrisponde al punto 100, che in precedenza identificava l’inventario dell’albergo, in questo caso è da considerare come il valore del tempo che abbiamo giornalmente a disposizione e all’interno del quale possiamo scegliere quali emozioni vogliamo vivere.

📌A differenza dell’altro grafico, la domanda esponenziale supera sempre il valore 100. Questo perché durante la nostra quotidianità noi viviamo emozioni a 360 gradi durante tutto l’arco della giornata!

A cosa serve quindi sapere che abbiamo tutto questo inventario di emozioni?

❓  Per avere la consapevolezza e gli strumenti per scegliere le emozioni positive che ci fanno bene, riducendo il più possibile quelle negative (non eliminandole però! Attenzione anche le emozioni negative hanno un loro scopo).

👉 In questo modo si vive una sensazione generale di benessere; si applicano tecniche che permettono di selezionare e vivere emozioni positive nella vita privata e sul posto di lavoro. Ci si allena per essere felici! In maniera analitica si scelgono gli strumenti che ci fanno bene (un po’ come quando scegli i segmenti più remunerativi per il tuo albergo) e attraverso l’applicazione disciplinata e costante si raggiunge l’obiettivo di benessere (e pensa può renderti anche più felice di come ti senti quando hai raggiunto il forecast previsto – o lo hai addirittura superato! 😁)

💓Amore, serenità, gioia, speranza, orgoglio, gratitudine, divertimento, ispirazione, perdono, interesse… sono alcune delle emozioni positive che possiamo provare sul posto di lavoro! E’ importante scegliere di fare ciò che è necessario e giusto per sentirsi bene e far sentire bene gli altri.

In qualità di Revenue Manager amiamo la concretezza, ti dono quindi un esercizio per sviluppare una delle emozioni positive indicate!

La gratitudine è un atteggiamento mentale. Ti permette di trovare elementi positivi nella vita di tutti i giorni, ti fa sentire bene, accresce l’autostima, migliora i rapporti con gli altri. Riuscire ad essere grati, nonostante gli imprevisti della quotidianità, significa sviluppare abilità molto importanti.

Ecco l’esercizio che ti propongo: alla sera, poco prima di coricarti, chiudi gli occhi, fai un respiro profondo e rifletti su questa domanda: PER CHE COSA SONO GRATO/A? Rivivi mentalmente la tua giornata e ringrazia per almeno 3 cose che ti sono successe; possono essere generali (essere vivo, per il sole, per la tua famiglia, per gli amici) oppure più specifiche (aver chiacchierato con una persona, essere riuscito/ad ad andare in palestra, aver finalmente trovato al supermercato i Nutella Biscuits 😁). 

Come sono legati Revenue Management e gestione delle emozioni?

🖇Come per il Revenue Management, la scelta del tipo di emozioni ha un impatto sull’ottimizzazione del fatturato. Le persone che vivono una prevalenza di emozioni positive sul posto di lavoro si impegnano di più, si divertono e diventano più produttive. Ci sono statistiche e studi che lo provano! Visita la pagina Scienza della Felicità per scoprirli!

🗣 Parliamone insieme e troviamo la soluzione adatta alla tua realtà! Sviluppiamo insieme l’analisi che ti permette di scoprire gli strumenti utili per te e il tuo team per sviluppare emozioni positive e gestire in maniera professionale la tua “unconstrained demand” di emozioni!
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QUESTI INVECE SONO ESEMPI DI ORGANIZZAZIONE POSITIVA!!! 😄

Nel precedente articolo abbiamo visto alcune situazioni spiacevoli che si stanno riscontrando all’interno di alcune aziende in questo periodo delicato.
E’ giusto avere la consapevolezza che esistono realtà dove ciò non accade e, anzi, l’attenzione alle persone, al loro impegno e al mondo che ci circonda esiste! Eccone alcuni esempi di cui tutti abbiamo sicuramente sentito parlare!
1️⃣ Valorizzazione dell’impegno dei collaboratori!
2️⃣ Interesse per l’impatto a livello sociale!
3️⃣ Riconoscimento economico!
4️⃣ Rispetto dei conti pubblici e dell’impatto economico dovuto al costo della cassa integrazione!
5️⃣ Riduzione degli stipendi dei manager per permettere il pagamento di tutti i collaboratori!
😉 E sono sicura che esistono tante altre realtà che non ho trovato o che non sono state citate dai giornali che hanno applicato una strategia attenta alle persone, ai loro bisogni e alla loro sicurezza in questo momento.
👍 Queste sono realtà aziendali da prendere ad esempio per sviluppare un’ottica di Organizzazione Positiva.
🤓 Cosa ne pensi?
 
👣 Fai il primo passo! Parla in azienda di come diventare un’Organizzazione Positiva attenta alle persone e al loro benessere! Aiuta il mondo a sviluppare la cultura del benessere e della felicità in azienda per il tuo bene, quello della tua famiglia, dei tuoi amici e di tutti quelli intorno a te!
 
👉 Condividi questo post per capire che esistono già realtà positive ed attente alle persone e per incrementare la consapevolezza che si può cambiare in meglio!
 
🗣 Parliamone insieme e troviamo la soluzione adatta alla tua realtà!
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ECCO QUESTO NON E’ UN ESEMPIO DI ORGANIZZAZIONE POSITIVA!!! 😡

TRUFFA CASSA INTEGRAZIONE LAVORO SMART WORKING (clicca sul link per leggere l’articolo)
1️⃣ Sfruttamento dei collaboratori!
2️⃣ Interesse solo per il ritorno economico dell’azienda!
3️⃣ Nessuna attenzione e rispetto per le persone!
4️⃣ Danno nei confronti dei cittadini che hanno effettivamente diritto alla cassa integrazione e al bonus per le partite iva!
5️⃣ Mancanza di fornitura dei dpi previsti per legge mettendo a rischio la salute dei collaboratori!
😒 Purtroppo in Italia esistono ancora tante realtà aziendali di questo tipo. Pensa che da controlli effettuati dall’INPS sono state ad oggi state scoperte 2.500 domande “truffa”!!!
E chissà quante altre!
 
🤔 Cosa fare in queste situazioni? Denunciare l’azienda rischiando di perdere il lavoro? Restare zitti e accettare sperando che con la ripartenza la situazione torni alla normalità (e chissà com’era visto cosa sta succedendo… 😢)?
 
😯 La soluzione dipende da ognuno di noi. I bisogni, i valori, le necessità variano a seconda della situazione che si vive nella propria quotidianità.
 
🤐 Cosa ne pensi? Saresti uno dei coraggiosi o preferiresti accettare queste condizioni pur di non rischiare il lavoro e restare in una situazione non adatta a nessun essere umano?
 
👣 Fai il primo passo! Parla in azienda di come diventare un’Organizzazione Positiva attenta alle persone e al loro benessere! Aiuta il mondo ad eliminare queste situazioni per il tuo bene, quello della tua famiglia, dei tuoi amici e di tutti quelli intorno a te!
 
👉 Condividi questo post per aumentare la consapevolezza che si può cambiare!
 
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IO VOGLIO UN CHO NELLA MIA AZIENDA! L’INFELICITA’ MI STA COSTANDO CARA!

💸 Collaboratori demotivati, che non si impegnano, che non hanno chiaro lo scopo e l’obiettivo del proprio lavoro e che non si sentono apprezzati sono un danno economico per la tua azienda!

‼️ L’87% dei dipendenti nel Mondo si sono dichiarati “demotivati”. Vogliamo stringere un po’ il cerchio?
In Italia, nella fascia over 50, solo il 31% si sente valorizzato e “attivo”. Per la fascia restante: 46% si definisce in “difficoltà” e il 23% “smarrito”. 500 miliardi persi in produttività.
Fonti – Ricerca Gallup; Ricerca Valore D e Università Cattolica Milano.
 
⚡️ Come poter correre ai ripari ed evitare questa tempesta?
🤓 Grazie al supporto e alla consulenza della figura professionale del CHO.

👉 Il Chief Happiness Officer è un professionista a 360 gradi che conosce le Organizzazioni e il loro funzionamento, ha la consapevolezza che si tratta di organismi viventi, complessi e adattivi che si modificano costantemente attraverso interazioni interne ed esterne.
 
👉 Nello svolgimento della sua mansione interagisce e affianca le persone approfondendone i bisogni, le capacità, le potenzialità, i talenti e i valori.
 
👉 Il CHO è un Leader Positivo a tutti gli effetti; sa che la migliore guida sono l’esempio e la coerenza.
Affianca e supporta le aziende in un cambiamento culturale che le trasforma in Organizzazioni Positive attraverso l’applicazione della Scienza della Felicità e la messa in campo di pratiche e processi positivi.
 
🙏 Permettimi di supportare e guidare la tua azienda attraverso questo percorso. In qualità di CHO certificata con il progetto “RevpaH – Revenue per Available Happiness” farò in modo che la “felicità diventi il tuo vantaggio competitivo primario” e che obiettivi e risultati economici vengano raggiunti attraverso un business felice!
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Come il RevpaH insegna al RevpaR ad aumentare la profittabilità!


💻 I dati statistici e le analisi sono incredibilmente preziosi per qualsiasi attività alberghiera o di altro settore. Senza questi dati è difficile prendere decisioni accurate e strategie idonee alla situazione di mercato. Questo significa che è più importante che mai utilizzare i dati per analizzare e perfezionare le prestazioni della tua azienda.

🏨 Nel mondo alberghiero esiste un indice che permette di fare queste analisi e si chiama RevpaR.

💰 Il RevpaR, o Revenue per Available Room, è un indicatore di prestazione per misurare la profittabilità che una struttura ricettiva ha per ogni camera disponibile. Si calcola dividendo il numero di camere totali del tuo albergo con i ricavi della voce appartamento prodotti in un giorno (il periodo di valutazione è variabile).

😄 RevpaH, o Revenue per Available Happiness è, invece, il titolo di un progetto che prende spunto da questo indicatore. In questo articolo lo tratto come un indice di prestazione ipotetico che va a misurare la produttività dei singoli collaboratori e, attraverso lo sviluppo di un clima di lavoro positivo, far crescere i profitti. Si ipotizza un calcolo dividendo il fatturato giornaliero per il numero di collaboratori; in questo modo avremo il valore della produzione di ogni singola persona.

❗️ Ecco qui le due elaborazioni:

Calcolo del RevpaR di un albergo di 250 camere che ha fatturato Euro 10.000 in un giorno:

Ogni singola camera (o unità) dell’albergo ha prodotto Euro 40,00.

Per quello che riguarda il RevpaH il calcolo segue una logica leggermente diversa in quanto vengono tenute in considerazione le persone. L’esempio è per il tuo ipotetico albergo o azienda con 50 collaboratori e un fatturato su base giornaliera di Euro 10.000:

Ogni singola persona (equiparata all’unità dell’albergo del RevpaR) ha prodotto Euro 200,00

➡️ Si tratta in questo caso di un esempio molto semplificato per calcolare la produttività media di ogni persona in azienda; nella realtà incidono diversi fattori tra i quali le ore lavorate.

🔵Il progetto RevpaH è incentrato sullo sviluppo di un ambiente di lavoro positivo dove le persone si sentono motivate, apprezzate e felici. Una ricerca della Harvard Business Review ha confermato che questo tipo di ambiente lavorativo permette di accrescere la produttività del 31% in media.

Proviamo ora ad applicare questa percentuale al fatturato del tuo ipotetico albergo o azienda e vediamo cosa succede in termini di indice del RevpaH:

🧐 Interessante come è cresciuto il tuo RevpaH vero? + Euro 62,00 per ogni singolo collaboratore. Fa gola vero?

👉 Fossi in te inizierei a valutare ed implementare una cultura aziendale attenta alle persone, al loro benessere e alla loro felicità. So che questa ultima parola in ambito professionale ti fa storcere un po’ il naso… non vorrai per così poco perdere questa occasione ed incrementare la tua produttività del 31%?

💁‍♀️ E questo semplicemente imparando ad apprezzare e motivare i tuoi collaboratori! Facile no?

🔎Metti mi piace alla pagina “RevpaH – Revenue per Available Happiness” su Facebook e Linkedin e visita il sito per approfondire l’argomento.

APPREZZARE È SPRONARE AL SUCCESSO!

🙋‍♀️🙋‍♂️ A tutti fanno piacere i complimenti, vero?

🤩 Ricevere lodi e apprezzamenti per il proprio lavoro fa crescere motivazione ed impegno. Esistono diversi modi per riconoscere ed apprezzare l’operato dei collaboratori e tutti hanno costi contenuti, se non addirittura nulli, portando importanti benefici economici.

Eccone alcuni esempi:

 📌 Dare feedback positivi: l’apprezzamento genera emozioni positive. La Psicologia Positiva ha dimostrato attraverso diverse ricerche che le emozioni positive fanno bene e migliorano la performance; i collaboratori diventano più motivati, orgogliosi del proprio ruolo e fidelizzati.
📌 Lodare pubblicamente la prestazione di una persona: è buona pratica riconoscere i meriti dei collaboratori di fronte ad altri colleghi, in questo modo si accresce la loro autostima. Una pratica potrebbe essere la creazione di eventi su base regolare per il riconoscimento ufficiale dell’impegno di un dipendente; ad esempio “Dipendente del mese/dell’anno”. Questo tipo di riconoscimento può anche essere supportato da un aspetto economico (es: buoni spesa, voucher, cofanetti regalo)
📌 La lavagna dell’apprezzamento: un’altra idea creativa è creare una lavagna/un muro dell’apprezzamento dove chiunque in ufficio può attaccare un post-it o una nota che contiene un messaggio per congratularsi con un collega. Questo può essere fonte di ispirazione per chi ha lavorato bene di continuare a farlo e può essere una sfida per chi non ha trovato il proprio nome sulla lavagna ad impegnarsi di più! IKEA ha un muro dedicato a questa attività!

🎯 Risulta quindi ovvio che l’apprezzamento sul posto di lavoro è importante; mostra alle persone che stanno facendo un buon lavoro, che fanno la differenza e ottengono risultati.

👍 È importante anche per migliorare i rapporti di lavoro tra responsabili e collaboratori. Quando si loda qualcuno si dimostra che si sta prestando attenzione, che si tieni in considerazione il loro lavoro e che ci si è resi conto delle loro potenzialità e qualità.

📋 Da una ricerca elaborata da Cicero nel 2015 che rispondeva alla domanda: “Cosa impatta su una buona performance dei collaboratori?” questi sono i risultati che sono emersi:

 ➡️➡️ L’apprezzamento è uno dei motivi chiave. Deve essere genuino, specifico e significativo. ⬅️⬅️
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